COPERTINA
Da sinistra, in senso orario.
La vista sulla Montagne Sainte-Victoire da Aix-en-Provence, residenza permanente di Paul Cézanne negli ultimi 25 anni della sua vita.
Il dipinto di Paul Cézanne della Montagne Sainte-Victoire (1904-1906) della "Henry and Rose Pearlman Foundation" di New York.
Un Sainte-Victoire della collezione Paul Allen, co-fondatore di Microsoft, è stato battuto all'asta da Christie’s nel 2022 per $137.900.000.
Un'altra opera, "La Montagne Sainte-Victoire vue du bosquet du Château Noir" del 1904 è stata venduta privatamente allo Stato del Qatar nel 2013 per $102.000.000.
La vista dalla finestra rivolta ad ovest della mia casa a Sant'Ilario in Campo sulle creste della Calanca del versante meridionale del Monte Perone all’isola d’Elba.
Un dipinto in stile cézanniano delle stesso soggetto realizzato dall'intelligenza artificiale.
Buon giorno e buon inizio settimana.
Avviamo questa settimana con una buona notizia: il 28 giugno prossimo riapre al pubblico la tenuta Jas de Bouffan, residenza del pittore Paul Cézanne ad Aix-en-Provence, dove nacque nel 1839 e visse dal 1880 al 1906.
Ad Aix Cézanne realizzò un numero impressionante di opere tra dipinti, acquerelli e disegni della Montagne Sainte-Victoire e del paesaggio circostante. Se se contano un’ottantina.
Montagne incorniciate
Dalla finestra rivolta a ovest di casa mia si apre un bella vista sulle creste della Calanca del Monte Perone che spiccano da macchia mediterranea. Il Perone è un rilievo di 650 m. con grandiosi scorci marini.
Il Monte Perone come il vicino Capanne (1019 m) è formato da rocce granitiche. La formazione geologica dell’Elba è la stessa della Corsica, anche se l’Elba ha una maggiore varietà tettonica dell’Isola di Napoleone.
Proprio per la gemellanza tra le due isole, gli inglese nel 1814 esiliarono benevolmente Napoleone all’Elba senza privarlo del titolo imperiale, che il corso utilizzò con lungimiranza. Le infrastrutture dell’isola si devono a Lui.
Se sapessi dipingere, come il mio amico Marco P., cercherei di fissare sulla tela la luce mutevole che illumina le creste. Nelle giornate limpide la luce è di vetro, nelle giornate opache le creste si rattristiscono o si velano alla vista.
Spesso quando osservo la Calanca penso a Paul Cézanne, che dipinse per oltre vent’anni la Montagne Sainte-Victoire (1011 m), otto metri più bassa del Capanne. Ne era talmente affascinato da dipingerla incessantemente.
Montagna e spirito
Hegel si mostra insensibile al paesaggio montano: nei ghiacciai non scorge nulla di grande e nelle montagne vede solo masse informi, “prive di quella sublimità che ci saremmo aspettati”.
Nel 1798 il giovine Hegel scrive nei suoi diari che “la vista di questi massi eternamente morti” gli offre solo la noiosa rappresentazione dell’“è così”. Per lui, dirà più tardi, c’è più spirito in un neonato che nel Cervino.
Kant, al contrario, riconosce nelle montagne che “si elevano fino al cielo” la potenza del sublime: un’emozione mista a timore che si risolve in una profonda serenità interiore e in una presa di coscienza morale.
La montagna ha ispirato a Thomas Mann uno dei titoli più belli della letteratura, La montagna incantata. Quando sento questo titolo, mi sovviene il Cervino — non quello di Hegel! — benché il romanzo si riferisca al paesaggio alpino di Davos.
Il pittore torinese Leonardo Roda (1868-1933) è noto con l’appellativo di “pittore del Cervino”. La dozzina di tele del Cervino mostrano il monte in diverse ore del giorno, in condizioni atmosferiche variabili e da vari punti di osservazione.
La Montaigne Sainte-Victoire
La dedizione di Roda al Cervino richiama quella di Cézanne, un’artista di superiore ingegno pittorico, per la Sainte-Victoire. Entrambi trovarono nella “loro” montagna una sorta di musa.
La Montagne Sainte-Victoire divenne il soggetto principe di Cézanne negli ultimi venticinque anni della sua vita. Rappresentava il perfetto laboratorio per esplorare luce, colore, forma e percezione.
Cézanne non dipinge la montagna dell’“è così”, ma come la pensa. Scompone la realtà in piani geometrici colorati, ricercando “variazioni” più che fedeltà figurativa. Ogni quadro è una nuova interpretazione.
C’è già fauvismo e astrattismo. I colori puri, le deformazioni prospettiche e la geometrizzazione delle forme influenzarono Matisse, Picasso Kandinsky, Mondrian. Il “Plein air” diventa architettura colorata, tessere dipinte.
Queste pitture sono il ponte tra l’Impressionismo e le avanguardie. La sua celebre affermazione, “tutto in natura si modella secondo la sfera, il cono, il cilindro”, foraggiò il cubismo di Picasso e Braque.
La reputazione di Cezanne ad Aix-en-Provence
Durante la sua vita, Cézanne non fu riconosciuto né apprezzato dai provenzali di Aix, che lo consideravano introverso, misantropo, snob e persino aggressivo, giudicando i suoi dipinti rozzi, incomprensibili e tecnicamente maldestri.
La situazione si è però radicalmente ribaltata a favore dell’artista: “I giocatori di carte”, dipinto ad Aix, è stato venduto nel 2012 dall’armatore greco George Embiricos alla famiglia reale del Qatar per 250 milioni di dollari.
L’opera, la più costosa al mondo, fino all’aggiudicazione del “Salvator Mundi” di Leonardo, fu realizzata tra il 1890 e il 1895 ad Aix e ritrae due lavoratori della tenuta paterna: il giardiniere Paulin Paulet e il contadino Père Alexandre.
Oggi, il sentimento dei cittadini di Aix verso Cézanne è completamente mutato: la città gli dedica un’intera estate di celebrazioni dedicate al periodo di Aix-en-Provence, “Cezanne 2025” (dal 28 giugno al 12 ottobre).
L’evento culminate è la più ampia retrospettiva mai organizzata sulla pittura di Cezanne dal titolo “Cezanne au Jas de Bouffan”. Al Musée Granet saranno esposte 133 opere, tra le quali “I giocatori di carte”.
Da sinistra in senso orario. La Bastide du Jas de Bouffan, la residenza d Cézanne per oltre quarant’anni. Vi dipinse anche le pareti del salotto, pitture rimosse dopo la vendita della proprietà. L’Atelier des Lauves, lo studio dove il pittore lavorò gli ultimi cinque anni della sua vita. Cézanne intorno al 1904, due anni prima della morte. Il Jardin des Peintres, a breve distanza dallo studio, con i cavalletti che riportano dipinti della Montagne Sainte-Victoire che si staglia all'orizzonte.
Cezanne 2025
Cézanne 2025 coinvolge anche 24 ristoranti con menu ispirati all’artista: sono attesi 400.000 visitatori nella città di Aix-en-Provence. Per l’occasione riaprono al pubblico la casa di Cézanne, il suo atelier e il Jardin des Peintres.
La Casa di Cézanne, la Bastide du Jas de Bouffan, dimora del 18° secolo acquistata dal padre banchiere nel 1859, riaprirà il 28 giugno dopo un accurato restauro che ha preservato l’architettura originaria e gli spazi storici.
L’Atelier des Lauves, lo studio costruito da Cézanne nel 1901, conserva ancora la sua ultima tavolozza e le stoviglie usate per le nature morte: uno spazio su due piani con una magnifica luce.
Il Jardin des Peintres, un giardino terrazzato a dieci minuti dall’atelier, ospita otto cavalletti con riproduzioni dei dipinti della Montagne Sainte-Victoire e propone aperitivi provenzali ogni mercoledì sera durante l’estate.

Aix-en-Provence
Aix-en-Provence, 150mila abitanti nel sud-est della Francia, è nota per l’eleganza dell’architettura, le fontane, le piazze soleggiate e i vivaci mercati. Fu capitale della Provenza nel Medioevo ed è sede di un’università dal 1409.
Nella Cattedrale di Saint-Sauveur si conserva un’opera importante che ho avuto modo di studiare: il pannello centrale del “Trittico dell’Annunciazione” del 1443, attribuito al pittore e miniatore fiammingo Barthélemy d’Eyck.
Come non ravvisare nelle geometrie delle forme e nei colori terrosi, opachi e sobri – ocra, giallo, cremisi, verde – del quadro un rimando alla tavolozza e allo stile geometrico dell’altro grande provenzale, Paul Cézanne.

L’altro celebre cittadino di Aix-en-Provence è Émile Zola. Cezanne si legò a Zola con un’amicizia intensa e fraterna, interrotta bruscamente nel 1886, quando Cézanne si riconobbe nel pittore fallito del romanzo L’Œuvre.
A questa storia di amicizia e rottura è dedicato, naturalmente, un film del 2016: “Cézanne et moi”, diretto da Danièle Thompson, con Guillaume Gallienne nei panni di Cézanne e Guillaume Canet in quelli di Zola.
Da Milano e Torino si può raggiungere Aix-en-Provence con Trenitalia AV, con cambio TGV a Lione. Il treno ferma alla stazione di Aix-en-Provence TGV, situata 2 km dal centro e servita da navette.
Buon viaggio sulla Montagne Sainte-Victoire! C’è anche la Calanca del Monte Perone da scalare, più impervia del Sainte-Victoire.
Bellissima newsletter. Grazie Mario!