Copertina
Dall’alto in basso, da sinistra a destra.
Scandinavi di fronte a Putin: Il grido, la litografia del norvegese Edward Munch; Liv Ulmann in Persona (1966, Apple TV, a noleggio), il film dello svedese Ingmar Bergman; Renée Falconetti in La passione di Giovanna d’Arco (1928, Chili, a noleggio), il film del danese Carl Theodor Dreyer.
Que viva Mexico!: La probabile futura Presidente del Messico la 61enne scienziata Claudia Sheinbaum, sindaca di Città del Messico; a fianco una scena di Giù la testa (1971, Prime Video) di Sergio Leone ambientato in Messico durante la rivoluzione del 1913.
Demografia: un momento struggente del film capolavoro del neorealismo italiano, Umberto D.(1952, Infinity TV) di Vittorio De Sica, sceneggiatura originale di Cesare Zavattini.
Backgammon: I due protagonisti di A Piedi nudi nel parco (1967, a noleggio sulle principali piattaforme), il film con Jane Fonda e Robert Redford tratto dall'omonima commedia di Neil Simon.
Il telo nero di Jarman: una scena con Karl Johnson, Ludwig Wittgenstein, Tilda Swinton, lady Ottoline Morrell, e Clancy Chassay, il giovane Wittgenstein, dal film Wittgenstein (1993) di Derek Jarman.
A destra, Swift Quake: Taylor Swift durante una serata dell’Eras Tour, la tournée dei record. 50 serate super esaurite. Biglietti adesso a 5mila euro.
Buon giorno e buon inizio settimana
Per prima cosa devo rimediare a una dimenticanza. Nella NL dello scorso lunedì ho menzionato Wittgenstein mancando, maldestramente, di consigliarvi la visione del Wittgenstein di Derek Jarman, purtroppo di impervia reperibilità. Sarà una sfida trovarlo in italiano. Ma la notizia clou di una settimana, già di vacanze, è lo SwiftQuake. Iniziamo con Jarman.
Il telo nero di Jarman
L’ultimo lavoro del rimpianto Derek Jarman è un’opera d’arte concettuale in forma di film. Un film girato in 16 mm, in poche settimane e con un budget irrisorio.
Si dà il caso, però, che il regista inglese abbia costruito un piccolo-grande saggio sul pensiero del più enigmatico e tormentato filosofo del secolo scorso. Un uomo che non ha mai smesso di mettersi in discussione come persona e pensatore.
Su uno sfondo nero, un telo tenuto da una corda stendibiancheria, si muovono personaggi coloratissimi e surreali come poi lo saranno quelli di Almodóvar. Imbarazzante la somiglianza dell’attore Karl Johnson con il vero Ludwig Wittgenstein.
Non poteva poi esserci attrice diversa della scozzese Tilda Swinton per interpretare la pacifista, femminista, bisex e bloomsburiana lady Ottoline Morrell riconoscibile anche nella Hermione Roddice di Donne innamorate di DH Lawrence.
Il romanzo è stato portato sul grande schermo dal regista del new cinema inglese Ken Russell con il titolo Donne in amore che ha fatto guadagnare alla recentemente scomparsa Glenda Jackson la statuetta come migliore attrice nella edizione degli Oscar del 1971.
Come tanti altri grandi film d’autore il lavoro di Jarmam non è disponibile sui servizi di streaming. Nel catalogo DVD dell’autorevole Ripley’s Home Video è esaurito. Lo stesso dicasi per Donne in amore. Sono dei Nefertiti. Comunque potete guardare Wittgenstein in originale su questo sito ungherese.
Il Corano degli svedesi e dei danesi
Quanto sono spaventati gli europei dalla Russia di Putin? Un sacco! La Svizzera per la prima volta nella sua storia ha deciso di applicare le sanzioni congelando 7,5 miliardi di euro ai boiardi russi che ora non vanno più a Zug ma a Dubai. Ma c’è gente ancor più terrorizzata.
Gli scandinavi stanno scoprendo il significato di sicurezza nazionale che sembra stargli più a cuore dei i principi fondativi dei loro sistemi politici come la libertà di parola e di espressione o il diritto all’asilo.
È successo che i turchi hanno visto accolta dagli svedesi la richiesta di estradizione dell'attivista curdo Mehmet Kokolu, ritenuto un terrorista da Ankara, ma regolare in Svezia.
Quindi il Parlamento svedese ha modificato la Costituzione per varare una legge antiterrorismo, già denominata “anti-PKK” (il partito curdo), per superare il risoluto veto di Erdogan all’ingresso della Svezia nella Nato. Poi gli F24 europei e gli F16 americani hanno convinto l’uomo forte di Ankara a dare il benvenuto al paese scandinavo nell’alleanza.
Ora gli svedesi dovranno combattere anche per la Finlandia. Fino ad ora era viceversa. Si malignava che gli svedesi fossero pronti ,sì a combattere i russi, ma fino all’ultimo finlandese.
In queste ore Svezia e Danimarca stanno considerando delle misure che rendano l’atto di bruciare il Corano in pubblico un reato dopo che vi sono stati dei roghi del libro a Copenhagen e a Stoccolma.
I due governi vogliono evitare crisi diplomatiche con i paesi di religione musulmana che potrebbero mettere a rischio la sicurezza nazionale. L’ombra lunga di Putin oscura le notti bianche degli scandinavi.
Ci sta bene questo pezzo. Anche quello dei Måneskin non è male.
Que viva Mexico!
In genere non arriva granché dal Messico, un bellissimo paese.
Questo però è notevole: il prossimo presidente del Messico potrebbe essere una Presidente donna, scienziata, ambientalista e tecnocrate: Claudia Sheinbaum, 61 anni, sindaca di Città del Messico. Troppe cose insieme? Indubbiamente.
Il Messico però è il paese della rivoluzione pressoché permanente, tanto che è diventata istituzionale. Il partito che l’ha governato dal 1929 al 2000 e poi dal 2012 al 2018 è infatti il Partido Revolucionario Institucional. Però quello che potrebbe succedere nelle presidenziali del 2024 va oltre.
L’attuale presidente Andrés Manuel López Obrador (AMLO) è a fine mandato e non può ricandidarsi. La successione più probabile sembra proprio quella della Sheinbaum, che ha un vantaggio di 10 punti sullo sfidante alle primarie del prossimo settembre d Morena, il partito di ispirazione populista finora guidato da Obrador.
A detta di molti osservatori, c’è ben poco populismo nella visione, nell’atteggiamento e nella cultura della Sheinbaum che ha più un’imprinting tecnocratico, alla Draghi.
Le priorità della candidata sembrano piuttosto distanti da quelle del suo mentore, AMLO appunto, che è andato in una direzione quasi opposta durante la sua presidenza. Ecco quello che la Sheinbaum intende fare:
“Voglio accelerare la transizione verso le energie rinnovabili… Porrò molta attenzioni ad altre questioni ambientali trascurate in questo periodo, come la decontaminazione dei fiumi e dei corpi idrici… Poi ci saranno i i diritti delle donne, molti più investimenti nella scienza e nella tecnologia”.
Un bel salto rispetto al pensiero di Obrador che durante il Covid aveva invitato i messicani a recarsi fuori casa per la cena. Un’aberrazione per una scienziata.
A piedi nudi nel parco
Il più antico gioco del mondo è il Backgammon, un gioco da tavolo fatto di pedine tipo dama con dadi. Non è un gioco da praticare alla leggera. Molto coinvolgente e intrigante con la sua sofisticata miscela di abilità e fortuna, è spesso definito “il gioco più crudele”.
Sembra che l’umanità si intrattenga con il Backgammon da 5 millenni. I primi riferimenti sono nel Talmud babilonese.
Il backgammon è stato il primo gioco a vedere, nel 1979 a Monte Carlo, la sconfitta di un campione del mondo, l’italiano Luigi Villa, da parte di una macchina.
Oggi il miglior giocatore di backgammon al mondo è eXtreme Gammon, universalmente noto come XG, un programma di intelligenza artificiale, rilasciato nel 2009, dallo scacchista, bridgista e sviluppatore dell’Alta Savoia Xavier Dufaure de Citres.
In realtà XG è soprattutto un tutor, un allenatore e un servizio che fornisce una valutazione delle prestazioni del giocatore misurando e analizzando gli errori commessi. Si può comprare una licenza con 60 dollari.
Adesso il suo ideatore vuole venderlo. Ne ha abbastanza di occuparsene da oltre 35 anni. Lo gioca a livello agonistico e lo programma dall’età di 8 anni. È vero, deve molto al Backgammon: ha conosciuto la moglie, si è trasferito in America e vive agiatamente.
Ora ne è stufo, vuole andare più spesso al parco a passeggiare il cane e non essere più il manovratore di XG.
Sta cercando di venderlo per una cifra compresa tra uno e due milioni di dollari. Prezzi da sbaracco per un qualcosa di indispensabile a una comunità sempre più vasta e appassionata. Siete interessati?
La demograzia
Sembra che il futuro della democrazia, cioè il sistema organizzativo dell’Occidente, sia appeso alla demografia. E la demografia non dice niente di buono sul questo futuro.
Si determinerà un colossale spostamento della ricchezza e del benessere all’interno del pianeta a favore delle comunità che possono vantare un dividendo demografico che l’Occidente ha al rovescio.
Per decenni le potenze occidentali hanno beneficiato di un’ampia massa di popolazione in età lavorativa che ha sospinto la crescita economica.
Adesso però la demografia del mondo sta cambiando in modo repentino e drammatico come mostra il grafico sotto. Da qui al 2050 ci sarà, scrive il “New York Times”, un “sea change”, un ridisegnamento degli stessi equilibri geopolitici.
Solo una, l’India, delle odierne 10 economie più sviluppate, che nel 1990 occupavano 8 posti nella classifica dei 10 paesi con la più vasta forza lavoro in età lavorativa, compare nella lista del 2050.
Ed è ormai acclarato che è difficile sfuggire alla logica economica dell’età. Si è già visto come il balzo della popolazione in età lavorativa abbia contribuito decisamente alla crescita alla fine del secolo scorso di Corea del Sud, Cina, Giappone e Singapore.
Ci potrebbe essere un modo di portare in equilibrio questo stato di cose, seppur difficilissimo da attuare: ridistribuirsi a livello globale considerando il mondo come uno spazio unico e indivisibile. Lo propone il “New York Times” che secondo i Repubblicani americani è una delle più alte espressioni del wokism. Idea già deceduta nella culla.
Lo Swift Quake
Terremoto non in senso traslato, ma proprio letterale cioè sommovimento della terra, scosse registrate da un sismografo.
È quello che è avvenuto in occasione del concerto di Taylor Swift al Lumen Field di Seattle, lo scorso 23 luglio, durante l’esecuzione del pezzo Shake it off.
I sismologi hanno stimato, equivalenti a un terremoto di magnitudo 2.3 della scala Richter, le vibrazioni del terreno provocate dall’agitarsi dei 70mila durante il finale del pezzo quando la cantante ripete una dozzina di volte “I shake it off”.
Il precedente picco di un movimento accelerativo del terreno di questa origine si era registrato, sempre al Lumen Field di Seattle, nel 2011 durante una partita di football americano.
Il “Beast Quake” fu provocato dal boato dei tifosi della locale squadra dei Seattle Seahawks dopo il touchdown in zona Cesarini del running back Marshawn Lynch, detto “Beast Mode”.
Il quell’occasione fu stimata una scala di magnitudo vicina a 2. In realtà l’accelerazione del terreno di 0,11 metri registrata durante il concerto della Swift è risultata doppia di quella avutasi durante l’evento sportivo.
La probabile causa di questo picco di accelerazione, secondo i sismologi, è attribuibile alla combinazione tra la musica pompata dal sistema audio del concerto e i fan di Taylor Swift – noti come Swifties – che ballavano in sincronia con essa.
Ecco il confronto tra Il sismogramma del Beast Quake e del Swift Quake registrato dalla medesima stazione sismografica.