Lettera 25°. I Pensieri di Pascal
Voltaire ammirava profondamente l’opera scientifica e lo stile di Pascal, ma vedeva in Pascal tutte le cose che per lui, Voltaire, erano anatemi: lo spirito di parte, il dogmatismo, l’intolleranza, il pessimismo viscerale, l’oscurantismo. Oggetto di questo furore di Voltaire erano i Pensieri di Pascal.
Bisogna pensare che i Pensieri non erano altro che appunti di Pascal in vista di una compiuta opera di apologetica cristiana, che aveva come scopo il rilancio del cristianesimo e la messa in discussione della validità del raziocinio. Ci si sarebbe attesi da uno spirito come Voltaire, considerando anche la figura complessiva di Pascal, una più rispettosa attenzione nei confronti del filosofo di Clermont-Ferrand.
Ma il successo strepitoso di questi appunti di Pascal non lasciò molte opzioni a Voltaire se non quella di un assalto all’arma bianca che effettua in modo particolare nell sua 25° lettera delle Lettere inglesi.
Leggi il testo integrale della Lettera 25° di Voltaire.
Lettera 13. Locke
La Lettera su Locke è considerata il cuore delle Lettere inglesi di Voltaire, un’opera che colpì l’ancient régime come una bomba a orologeria. Le lettere divennero il “libretto rosso” dei rivoluzionari dell’Ottantanove. Per Voltaire il grande merito del pensiero di Locke è che, nel suo schema, la religione diventa un fatto del tutto privato.
La filosofia di Locke permetteva a Voltaire di sviluppare una polemica feroce contro il teologismo, lo scolasticismo e la filosofia cartesiana dominante. Si spinge fino alle estreme conseguenze del pensiero di Locke come esaltare l’analogia tra la fisiologia degli uomini e quella degli animali, dalla quale trae delle conclusioni anche sul piano morale come la tesi sulla sofferenza degli animali e la pietà a loro dovuta. Conclusioni che avrebbero fatto rabbrividire Cartesio.
Leggi il testo integrale della Lettera 25°di Voltaire.
Voltaire era ateo?
Voltaire con la sua raison souriante è stato lungamente visto, dalla maggior parte dei credenti, come un razionalista implacabile e un materialista sicuramente ateo. In realtà la posizione di Voltaire rispetto all’esistenza o all’inesistenza di Dio era piuttosto articolata e si muoveva tra i due estremi. Certo non condivideva l’ateismo di D’Holbach e dell’illuminismo radicale e al pari avversava il confessionalismo e la superstizione di molti ambienti dell’ancien régime.