di Riccardo Ciuti
Terzo episodio di 4 della serie “Una coincidenza tira l’altra”
Episodi pubblicati:
1. Coincidenze che coincidono
2. Coincidenze fatali o quasi
3. La maledizione del 27
4. Una coincidenza è una coincidenza, due un indizio, tre una prova
Buongiorno e buon Natale.
Il nostro Ciuti, come terzo e penultimo episodio della serie “Una coincidenza tira l’altra”, ci sottopone uno dei più singolari e sbalorditivi casi di coincidenze. Un “destino” che accomuna un nutrito gruppo di star soprattutto del mondo della musica. Alcuni di loro, come quelli della copertina, sono veramente ai vertici del panorama musicale e artistico dell’ultimo mezzo secolo.
La cosa che, tragicamente, li affratella è la loro scomparsa alla prematura età di 27 anni. Si tratta per lo più di decessi improvvisi occorsi in tragiche circostanze spesso avvolti in un alone di mistero o avvenuti in un modo da lasciare un olezzo di complotto. È sempre triste parlare di morti, specialmente di soggetti così giovani e talentosi circondati da una curiosità morbosa, ma credo che parlando di coincidenze sia difficile sottrarsi dal registrare questo tipo di numerologia.
Tant’è che questi ingegni artistici sono stati dichiarati membri di un club noto come “Club 27” o “J27”. Il nostro Ciuti ce ne propone 34 e può essere anche che qualcuno è sfuggito alla sua ricognizione.
Il Club 27 o anche J27
Il termine è stato coniato dopo la morte di Kurt Cobain leader del mitico gruppo grunge dei Nirvana. Cobain fu ritrovato senza vita il 5 aprile 1994 nella sua villa sul lago Washington a Seattle. Accanto al corpo fu rinvenuta una lettera destinata alla famiglia e ai moltissimi fan. Si suppose un suicidio, da quell’indizio. Ma restano molti dubbi su come siano andate veramente le cose.
La fine di Cobain ha molti punti in comune con la sorte dei membri del Club 27, ma Kurt non ha nell’iniziale del nome e del cognome una “J”, come invece hanno un cospicuo numero di componenti del suo eccentrico involontario sodalizio. Per questa singolare ragione il gruppo dei 27 è noto anche come Club J27.
La “J” non compare, però, nelle 21 lettere dell’alfabeto italiano. Sarà anche questa una coincidenza? Forse significa qualcosa che il nostro grande cantautore Luigi Tenco se n’e sia andato all’età di 28 anni o non di 27?
Dietro le morte dei J27 spesso c’è una realtà di alcool e droghe e uno stile di vita sufficientemente spericolato. Molte sono state anche morti autoinflitte o occorse in incidenti stradali in circostanza immaginabili. James Dean ha fatto scuola. Poi vedremo meglio questo aspetto nella statistica.
Di seguito la lista dei componenti del club ordinati secondo la data di apparizione nel mondo.
I membri del Club 27
Robert Johnson
Cantante e chitarrista americano di musica blues
8 maggio 1911—16 agosto 1938
Morte per avvelenamento dopo per aver bevuto da una bottiglia di whisky già aperta
Jesse Belvin
Cantante, compositore e pianista americano
15 dicembre 1932—6 febbraio 1960
Morte in un incidente stradale
Rudy Lewis
Cantante americano di rhythm and blues
23 agosto 1936—20 maggio 1964
Morto di overdose
Brian Jones
Chitarrista, polistrumentista inglese, co-fondatore dei Rolling Stones
28 febbraio 1942—3 luglio 1969
Morto annegato in piscina dopo un’overdose
Jimi Hendrix
Cantante e chitarrista americano
27 novembre 1942—18 settembre 1970
Morto soffocato dal vomito dopo aver ingerito un cocktail di alcool e tranquillanti
Jim Morrison
Cantante e leader del mitico gruppo dei Doors
8 dicembre 1943—3 luglio 1971
Morto a Parigi annegato nella vasca da bagno in circostanze non chiare
Janis Joplin
Cantante rock americana
19 gennaio 1943—8 ottobre 1970
Morta per overdose
Alan Wilson
Cantante, chitarrista e armonicista americana della band dei Canned Heat
4 luglio 1943—3 settembre 1970
Morta per overdose da barbiturici
Pigpen McKernan
Tastierista e co-fondatore dei Greatful Dead
8 settembre 1943—8 marzo 1973
Morto per emorragia interna
Linda Jones
Cantante soul americana
14 dicembre 1944—14 marzo 1972
Morta per coma diabetico
Pete Ham
Compositore e cantante gallese, cofondatore del gruppo pop dei Badfinger
27 aprile 1947—24 aprile 1975
Morto suicida per impiccagione
Dave Alexander
Bassista del gruppo proto-punk degli Stooges
3 giugno 1947—10 febbraio 1975
Morto per pancreatite da abuso di alcol
Gary Thain
Bassista del gruppo neozelandese degli Uriah Heep
15 maggio 1948—8 dicembre 1975
Morto per overdose di eroina. Si ipotizza anche l’uccisione da parte dei parenti di Yoko, la sua ragazza indiana
Helmut Kollen
Bassista della band tedesca dei Triumvirat
2 marzo 1950—3 maggio 1977
Morto per avvelenamento da monossido di carbonio
Chris Bell
Cantante compositore et chitarrista del gruppo Big Star
12 gennaio 1951—27 dicembre 1978
Morto in un incidente stradale
Jacob “Killer” Miller
Cantante del gruppo reggae-pop giamaicano degli Inner Circle
4 maggio 1952—23 marzo 1980
Morto in incidente stradale
Masako Natsume
Attrice e modella giapponese
17 dicembre 1957—11 settembre 1985
Morta di leucemia
D. Boon
Cantante, chitarrista americano, frontman dei Minutemen
1 aprile 1958—22 dicembre 1985
Morto in un incidente stradale
Jean-Michel Basquiat
Pittore americano
22 dicembre 1960—12 agosto 1988
Morto per overdose da eroina
Pete de Freitas
Cantante inglese del gruppo degli Echo & the Bunnymen
2 agosto 1961—14 giugno 1989
Morto in un incidente stradale
Mia Zapata
Vocalist americana del gruppo The Gits
25 agosto 1965—7 luglio 1993
Strangolata dal pescatore di origine cubana Jesus Mezuquia dopo essere stata violentata e picchiata
Brandon Lee
Attore, figlio di Bruce Lee
1 febbraio 1965—31 marzo 1993
Morto per un incidente sul set cinematografico a seguito di un proiettile sparato da una pistola che si riteneva caricata a salve
Ricky James Eduard
Chitarrista paroliere della band gallese Manic Street Prearicke,
22 dicembre 1967—1 febbraio 1995
Morto suicida, ma il corpo non è mai stato ritrovato
Kurt Cobain
Chitarrista e leader del gruppo grunge dei Nirvana
20 febbraio 1967—5 aprile 1994
Morto suicida con un colpo di fucile alla testa in circostanze non del tutto chiarite
Kristeben Pfaff
Bassista del gruppo grunge degli Hole
26 maggio 1967—15 giugno 1994
Morto per overdose di eroina
Eduard Starkov
Trombettista, cantante, paroliere della band russa dei Chimera
8 luglio 1969—23 febbraio 1997
Morto suicida per impiccagione
Ukyo Kamimura
Batterista del gruppo rock dei Malice Mizer
1 febbraio 1972—21 giugno 1999
Morta per aneurisma celebrale
Sean P McCabe
Cantante del gruppo punk degli Ink & Dagger
13 novembre 1972—28 agosto 2000
Morto soffocato nel vomito per eccesso di alcol
Jeremy Michel Ward
Musicista co-fondatore del gruppo De Facto
5 maggio 1976—25 maggio 2003
Morto per overdose
Bryan Ottoson
Chitarrista del gruppo rock alternativo degli America Head Charge
8 marzo 1978 —19 aprile 2005
Morto per overdose
Amy Winehouse
Cantautrice inglese
14 settembre 1983—23 luglio 2011
Morta per abuso di droghe e farmaci
Nicole Bogner
Cantante austriaca del gruppo metal dei Vision Atlantis
22 marzo 1984 6 gennaio 2012
Morta per non specificata malattia
Kim Jung-Hyun
Ballerino e chitarrista sudcoreano
8 aprile 1990—18 dicembre 2017
Morto suicida da fumi psicoattivi
Fredo Santana
Cantante rap americano
4 luglio 1990 —19 gennaio 2018
Epatopatia da alcol e farmaci
Piccola statistica
Cause di morte: dei 34 membri del club, 15 sono morti per cause riconducibili a overdose o abuso di alcol e farmaci, 6 si sono tolti la vita, 5 sono morti in un indicente stradale.
Nascita: 5 persone sono nate il giorno 8 del mese, 3 il giorno 15 e 22. 6 sono nate nel mese di dicembre, 5 in maggio, 4 nel mese di febbraio. 4 persone sono nate nel 1943, 3 nel 1967.
Morte: 5 persone sono decedute il giorno 8 del mese, 3 il giorno 4. 4 persone sono morte nei mesi di dicembre, febbraio e luglio, 3 nei mesi di maggio e agosto. 3 persone sono scomparse nel 1975 e nel 1970.
Nomi: 8 nomi di battesimo cominciano con la “J”, 5 con la “R”, 3 con la “B” e la “K”. Ci sono due Pete.
Cognomi: ci sono 5 cognomi che iniziano con “J” e “B”, 4 con la “M”, 3 con la “K” e la “W”.
Sorprendente il ricorrere del numero 8 e del mese du di
A voi trovare le possibili coincidenze, sempre che ce ne siano.
Prima di andare
Vite da queer in Germania dal 1900 al 1950. A Monaco di Baviera fino al 21 maggio 2023, nei moderni locali del Centro di Documentazione per la Storia del Nazionalsocialismo (NS-Dokumentationszentrum München – Lern-und Erinnerungsort zur Geschichte des Nationalsozialismus), è visitabile una mostra dal titolo in inglese “To Be Seen. Queer Lives 1900-1950”. La mostra è dedicata alle storie delle persone LGBTQI+ in Germania nella prima metà del 20° secolo. Attraverso testimonianze storiche e documenti dell’epoca sono ricostruite le vite, le attività e le reti della comunità queer tedesca, che si è ritagliata cospicui spazi di libertà negli anni Venti per poi soccombere alle feroci persecuzioni del Nazionalsocialismo. In quel periodo 15mila persone sospettate di violare la legge che vietava rapporti con soggetti dello stesso sesso furono inviate nei campi di concentramento. L’articolo 175 di quella legge continuò a sussistere nella legislazione della Repubblica federale di Germania e ben 50mila persone furono imprigionate e altre 50mila indagate per averlo contravvenuto. Una iniziativa importante per la memoria e per riparare a un’ingiustizia. Informazioni e prenotazioni sul sito del Centro.