[32° 33° ricetta di Maura Alfaroli della serie “Almeno una volta al mese, vai vegano!”]
COPERTINA
“I Miserabili” è una storia che sembra scritta appositamente per il cinema. Presenta temi e situazioni che si adattano a tutti i generi: drammatico, commedia, azione, giallo, avventura, musical...
Secondo IMDB, ci sono stati più di 60 adattamenti cinematografici del romanzo, a partire da quello del 1913 per la regia di Albert Capellani, con Henry Krauss nel ruolo di Jean Valjean.
Di seguito, vi proponiamo sei noti volti di Jean Valjean impressi nella celluloide dell'adattamento filmico del romanzo "I Miserabili" (Les Misérables) di Victor Hugo.
Fascia in alto, da sinistra:
Franz Mark nel film del 1935 diretto dal regista di origini polacche Richard Boleslawski. Il film ha ricevuto 4 candidatura agli Oscar.
Jean Gabin nel film del 1958 diretto da Jean-Paul Le Chanois con Bernard Blier nel ruolo di Javert. Secondo maggiore incasso del 1958 in Francia dopo “I dieci comandamenti” di Cecil B. DeMille.
Lino Ventura nel film del 1982 diretto da Robert Hossein. Un film di 3 ore poi ridotto in 4 episodi per la televisione. César per il Miglior attore non protagonista a Jean Carmet che interpreta Javert.
Fascia in basso, da sinistra:
Jean-Paul Belmondo nel film del 1995, diretto da Claude Lelouch. Golden Globe per il miglior film straniero e César per la Migliore attrice non protagonista a Annie Girardot (Madame Thénardier).
Liam Neeson nel film del 1998, diretto da Bille August. Cast d’eccezione con Geoffrey Rush (Javert), Uma Thurman (Fantine) e Claire Danes (Cosette).
Gerard Depardieu nella miniserie televisiva italo-francese di 6 ore e 40 minuti del 2000 diretta da Josée Dayan. Un Javert e una Fantine d’eccezione interpretati rispettivamente da John Malkovich e Charlotte Gainsbourg. Ci sono anche Asia Argento (Éponine Thénardier), Jeanne Moreau (madre Innocenza) e Giovanna Mezzogiorno (suor Simplice).
Hugh Jackman nel film del 2012 diretto da Tom Hooper. Nel cast stellare anche Russell Crowe (Javert), Anne Hathaway (Fantine), Amanda Seyfried (Cosette), Eddie Redmayne (Marius Pontmercy) e Helena Bonham Carter (Madame Thénardier). Il musical dal quale è tratto il film è stato lo spettacolo teatrale più rappresentato della storia insieme a “Il Fantasma dell’opera”. Ha vinto 8 Tony Awards.
Buon giorno e buon inizio settimana.
Oggi vi presentiamo due ricette della nostra cuoca Maura, realizzate con un ortaggio di stagione così abbondante da riempire qualsiasi dispensa, proprio come accade agli stadi dove si accalcano i fan di Taylor Swift.
Nell’ombelico del mondo
Non saprei spiegare il perché, ma cercando un’idea per introdurre le ricette di oggi, ho subito associato lo spirito della zucchina a Jean Valjean, l’ex galeotto di Tolone, eroico protagonista de “I Miserabili” di Victor Hugo.
Lo immagino in un preciso momento del romanzo: nel Convento di clausura femminile di Petit Picpus a Parigi, dove per sette anni si prende cura del giardino con i suoi “meloni, le verdure, i legumi, gli alberi da frutto, i pioppi …”.
La natura appartata del convento e la limitata interazione con il mondo esterno evocano l’immagine di un giardino monastico, che tipicamente funge anche da orto per il sostentamento e la cura della comunità che vi risiede.
Un nascondiglio ideale. “Parigi è un gorgo nel quale tutto si perde, e in quest’ombelico del mondo tutto scompare come nell’ombelico del mare; nessuna foresta nasconde un uomo come la folla parigina”, scrive Hugo.
Luogo di rigenerazione
Sebbene Hugo dedichi due libri al Petit Picpus non dice molto sulle coltivazioni del giardino. Sappiamo dell’esistenza di alberi da frutto e di un melonaio, luogo dell’incontro tra il fuggiasco Valjean e Fauchelevent, il giardiniere.
Al vecchio Fauchelevent, l’allora sindaco di Montreuil aveva salvato la vita sollevando il carro che lo schiacciava. Per questo gli sembra che Valjean sia “caduto dal cielo” in quel luogo inaccessibile.
“I muri di un chiostro” non si scavalcano”, pensa interrogandosi continuamente sul motivo per il quale il suo benefattore si trovi lì. Tuttavia non osa chiedere. “Un santo non s’interroga… Ora tocca a me” salvare una vita”, si dice.
E così Jean Valjean diventa Ultimo Fauchelevent, aiuto giardiniere del Convento delle bernardine dell’Adorazione Perpétue di Petit Picpus. E “Una vita dolcissima ricominciò per lui.” Una vita d’espiazione.
Il giardiniere Valjean
Possiamo solo immaginare i lavori agricoli di Valjean in questo orto cinto da mura nel 12° arrondissement di Parigi, un nascondiglio che neppure l’ossessivo e perspicace ispettore di polizia Javert riesce a scoprire.
Chissà quante zucchine avrà raccolto Valjean dal 1823 al 1829 in quell’orto appartato? Doveva nutrire molte persone e la zucchina è una pianta oltremodo generosa e abbondante seppur poco nutriente.
Se innaffiata, concimata, nettata delle erbacce e colta regolarmente l’esile e pubescente zucchina può produrre fino a 50 frutti per pianta. E poi ci sono i fiori, che sono una vera prelibatezza per un pasto domenicale.
Ecco un alimento sano e abbondante da servire nel refettorio di una comunità numerosa come quella delle recluse e delle novizie del Convento di Petit Picpus. E … Valjean deve avervi raccolto un bel po’ di zucchine!
Cambiamento e trasformazione
La zucchina possiede molte qualità e qualche difetto. Mostra una straordinaria capacità di adattarsi a condizioni avverse e prosperare nonostante tutto. Inoltre, mette in atto un ciclo continuo di rigenerazione, rinascita e trasformazione.
Con il suo 95% di contenuto di acqua è anche un alimento “ascetico” ed essenziale che riflette la purezza dell’ordine di Martin Verga, la congregazione di bernardine-benedettine che vive nel convento.
Non sono forse questi tratti di resistenza, generosità e rinascita gli stessi che animano Jean Valjean nella sua ansia di mettere in pratica i valori impartitigli da Monsignor Bienvenu, il vescovo di Digne?
Ma le zucchine, pur essendo oneste e frugali, non sono forse un po’ tristi e prevedibili? Certamente che lo sono, come lo è lo scrivano di Melville, o l’Ashley di “Via col vento”, o una canzone di Françoise Hardy.
È stata la nostra cuoca Maura a mettersi d’impegno per rendere un po’ più sexy la malinconica frugalità delle zucchine. Le zucchine possono trasformarsi anche in un Hamburger, ma non lo troverete da MacDonald’s… Almeno per ora.
1. Linguine zucchine e friggitelli
ricetta di Maura Alfaroli
Ingredienti per 4 persone
320 gr. di pasta
150 gr. di friggitelli puliti
400 gr. di zucchine pulite
4-5 fiori di zucca
1 cucchiaio circa di pinoli
5-6 cucchiai di pane grattugiato
2 spicchi di aglio o un cipollotto fresco
1 ciuffo di basilico
Scorza di limone grattugiata
Olio EVO
Sale e pepe
Preparazione
Mettete sul fuoco una padella con poco olio. Tagliate a fettine l’aglio o il cipollotto e fate rosolare un minuto, aggiungete i friggitelli puliti dai semi interni, tagliati in due per il lungo e poi a striscioline; fate cuocere per due minuti, poi aggiungete le zucchine, tagliate per lungo e poi a rondelle non troppo spesse; aggiungete anche i fiori di zucca a striscioline.
Fate cuocere il tutto per qualche minuto, fino a che le zucchine saranno morbide, ma non sfatte. Aggiungete sale e pepe e qualche foglia di basilico spezzettata.
A parte in un padellino antiaderente tostate i pinoli e metteteli da parte, nello stesso padellino e quindi aggiungete un giro di olio e il pane grattugiato, fatelo tostare girandolo per evitare che bruci.
Cuocete la pasta, scolatela e mettetela nella padella con il condimento, aggiungete dell’olio di oliva e un po’ di acqua della pasta, saltate il tutto e, prima di togliere dal fuoco aggiungete i pinoli, il pane grattugiato e un po’ di scorza di limone triturata.
Abbinamento vino: Riesling Abbazia Novacelle 2023
La pietanza si esprime con la delicatezza delle verdure e la vivacità di alcuni ingredienti. Si può quindi ricorrere alla fragranza del riesling che risente anche della freschezza delle erbe di montagna. Ha un colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, con un corpo alla bevuta molto giovane ed un profumo vegetale.
2. Hamburger di zucchine
ricetta di Maura Alfaroli
Ingredienti per 4 persone
100 gr. di cipolla
200 gr. di carote
600 gr. di zucchine
Circa 80 gr. di farina di ceci
Circa 50 gr. di pane grattugiato
1 cucchiaio da caffè di paprika
1 cucchiaio da caffè di curcuma
Olio EVO
Sale e pepe
Per la salsa di accompagnamento:
2 cucchiai di Tahin
3 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di yogurt naturale
1 cucchiaino di miele
Preparazione
Tagliate la cipolla a fettine, spezzettate, con una grattugia a fori grossi, le carote e le zucchine. Mettete sul fuoco una padella con poco olio, aggiungete la cipolla e fate rosolare per qualche minuto, poi aggiungete le carote e per ultimo le zucchine. Salate, pepate e aggiungete le spezie.
Fate cuocere fino a che le verdure saranno ben ammorbidite e amalgamate. A questo punto aggiungete la farina di ceci, mescolate bene e continuate a cuocere per 2-3 minuti.
Togliete dal fuoco e aggiungete il pane grattugiato, un poco alla volta fino a raggiungere una consistenza che vi consenta di formare gli hamburger. Può darsi che ci voglia una dose maggiore o minore di quella indicata in ricetta. Formate degli hamburger del peso di 120-130 grammi, adagiateli su una teglia da forno leggermente oliata, mettete sopra ogni hamburger un poco di olio e cuoceteli in forno a 200 gradi per circa 20-25 minuti .
In alternativa potete cuocerli in padella con un po’ di olio, girandoli a metà cottura.
Per la salsa:
Stemperate con poca acqua calda il tahin per renderlo morbido, aggiungete il resto degli ingredienti e amalgamate bene il tutto.
Servite gli hamburger accompagnandoli con un po’ di salsa a lato.
Abbinamento vino: Cartizze Dry Bisol
Anche questo piatto necessita di qualcosa di fresco e scattante in bocca. Cosa di meglio di uno spumante elegante che ha profumi di erbe aromatiche e che si esprime con un sorso delicato, fresco ricco di aromi di agrumi ed una buona mineralità?
Ricette finora pubblicate:
1. Lasagne vegane ai broccoli e besciamella di cavolfiore
2. Hamburger di quinoa con insalata di cavolo viola e noci
3. Risotto alla barbabietola rossa, agrumi e nocciole
4. Frittata di ceci con gambi e foglie di barbabietola
5. Torta di pane con crema pasticciera vegana alle mele
6. La vignarola
7. Fusilli alla melanzana
8. Tofu con cipolle caramellate
9. Cous cous freddo di verdure
10. Lenticchie speziate
11. Polpette di lenticchie
12. Quasi una zuppa inglese
13. Farinata di cavolo nero e altre ricette con il cavolo nero
14. Finocchi gratinati e vellutata di finocchi e patate
15. Torta di cavolo romanesco e salsa saporita di gambi e foglie
16. Ragù scappato
17. Finto patè di fegatini
18. Frittura di carciofi, salvia e tofu
20. Zuppa fredda di cetrioli
21. Zucchine ripiene
22. Gazpacho
23. Spaghetti con sugo di pomodori a crudo
24. Hummus di ceci
25. Ceci al curry con riso basmati
26. Fagioli e cioccolato “à la manière de” Sofia Coppola
27. Castagnaccio
28. Sformato di miglio e cavolfiore
29. Purea di fave e cicoria
30. Pastasciutta di fave e carciofi
32. Linguine zucchine e friggitelli
33. Hamburger di zucchine